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Isola Palmaria

Se vi piace la vegetazione mediterranea, il trekking, il mare blu, i frutti di mare e la calma, l’Isola Palmaria sicuramente merita una visita.
Per raggiungere la Palmaria, prendere un traghetto dal porto di La Spezia o una barca da Portovenere (assicurarsi che sia quello autorizzato, il prezzo è di 2 € per un biglietto di sola andata). Purtroppo, in inverno nessun servizio barca è disponibile per arrivare a Portovenere e Palmaria.
L’isola è in parte sotto il controllo della Marina,  motivo per cui da un lato l’isola è stata preservata dal turismo e dall’edilizia selvaggi e dall’altro ancora mostra troppi divieti di passaggio. Alcune grandi spiagge si trovano sia sul lato rivolto verso Portovenere che sul lato nord: il Terrizzo e il Pozzale sono molto selvaggie, senza molti servizi, ma lì l’acqua del mare è molto chiara e cristallina. Alcune molto belle trattorie di frutti di mare si trovano nella zona abitata.

Un giro completo dell’isola è possibile: ci vogliono circa due ore, buone scarpe da trekking per avere una splendida vista sulle bianche scogliere che degradano verso il mare aperto, il paradiso per chi ama nuotare.

L’isola Palmaria è la più grande delle tre isole del Golfo di La Spezia e di tutta la Liguria; se si possiede una barca privata, a solo poche decine di metri in linea retta verso sud si può arrivare alle altre due isole del piccolo arcipelago, Tino e Tinetto.
L’isola ha una forma triangolare: i lati di fronte Porto Venere e il Golfo di La Spezia sono le più popolate. Vi si possono trovare la presenza di alcune case private, una trattoria e un paio di spiagge pubbliche, oltre quelle riservate ai dipendenti della Marina e dell’Aeronautica. Questi lati degradano dolcemente fino al livello del mare, coperti da tipica vegetazione mediterranea; il lato rivolto verso ovest verso il mare aperto, è invece caratterizzato da alte scogliere bianche luminose che si gettano sul mare, con molte grotte.

Il lato ovest dell’isola, più difficile da raggiungere, è molto interessante per lo studio della presenza dell’uomo circa cinquemila anni fa e di animali del Pleistocene, di cui le ossa fossili di animali pleistocenici come il camoscio e il gufo delle nevi sono stati trovati nella Grotta Azzurra e la Grotta del Piccione, raggiungibile solo salendo verso il basso corde.

Sull’isola ci sono anche molti edifici militari di grande interesse storico: sulla parte superiore, inaccessibile come un ex territorio militare e attualmente in stato di abbandono, il conte di Cavour Fort (o Fort Palmaria), il deposito di armi sperimentali (ora centro di educazione ambientale); la torre corazzata Umberto I – che ha usato per essere fornito con due pistole Krupp 400 mm – e utilizzato dopo la seconda guerra mondiale come carcere militare; sparsi in tutto il territorio dell’isola e sommersa dalla vegetazione, numerosi bunker della Seconda Guerra Mondiale e per lo più inaccessibili costiere resti di artiglieria e contraerea.