Spezzino Vero, Da non perdere alla Spezia, Da vedere alla Spezia, La Spezia, Monterosso
La cucina della provincia spezzina è semplice. C’è chi per questo la definisce povera (ma abbiamo già spiegato perché chi la chiama povera spesso si sbaglia), ma la semplicità può rivelarsi una grande forza anziché un punto debole. La non eccessiva ricercatezza, infatti, rende perfette alcune sue specialità per i pranzi all’aperto.
Se alla versatilità di focaccia e farinata (a proposito di farinata, in questo post potrete scoprire di più) aggiungiamo la disponibilità, in pochi minuti d’auto, di tantissimi posti meravigliosi per una pausa pranzo d’eccezione: ecco che la cucina povera si trasforma in una cucina ricchissima.
Di fronte a panorami bellissimi, tutto assume più gusto. Ecco allora tre consigli su come trasformare un pranzo a base di focaccia in assaggi di paradiso.
Ovviamente i consigli si intendono per i periodi di non alta stagione. Soprattutto le due spiagge, infatti, in estate sono praticamente invivibili.
Mangiare focaccia a Bonassola, foto Lorenzo Marchetti
In fatto di picnic, Bonassola non è un posto qualunque, tanto per la spiaggia quanto perché la focaccia non è obbligatorio portarsela da casa.
Oltre il caos turistico delle Cinque Terre, oltrepassata anche Levanto, con assai meno lustrini e meno like sui social network, Bonassola riposa in una fantastica baia, affacciando su uno spiaggione che è fatto raro per quest’angolo di Liguria.
Circondata dal verde, con alle spalle la massicciata di quelle che una volta era la vecchia ferrovia, la spiaggia di Bonassola è l’ideale per i pic-nic tra aprile e giugno.
Nel piccolo e delizioso paesino sono anche due focaccerie degne di nota. Soprattutto quella che affaccia sulla strada che dalla stazione porta alla spiaggia (Cinzia) è una vera e propria istitutione (focaccia al formaggio assolutamente da assaggiare).
Monterosso non ha alcun bisogno di presentazioni, come testimonia la folla di turisti di ogni parte del mondo che ormai la affolla in ogni stagione dell’anno.
Se quello che cercate è una spiaggia abbastanza spaziosa dove mangiare circondati da tutte lingue del mondo e mentre nugoli di turisti pascolano tenendo in mano un secchiello con una bevanda non meglio identificata, Monterosso è il posto che fa per voi.
Non pensate di trovare spazio a luglio e ad agosto, ma durante gli altri mesi uno strapuntino di spiaggia potrete ricavarvelo.
Quanto ai locali dove trovare da mangiare e bere non avrete difficoltà, ovviamente se sarete disposti ad affrontare prezzi leggermente più alti della norma (sempre nelle Cinque Terre siamo).
Tra i vari posti di cui abbiamo provato la focaccia, la Focaccia di Massimo – subito alla sinistra delle scale della stazione, andando verso la spiaggi – è uno dei migliori e offre oltre a focacce con varie farciture anche qualche torta salata.
Le panchine nel piazzale davanti il santuario di Montenero. foto Gianmarco Torini
Il santuario di Montenero, con la sua terrazza che affaccia magnificamente sulla costa che va dalla Palmaria al Mesco, è una delle perle più misteriosamente misconosciute del territorio spezzino.
Per raggiungere il santuario, che domina dall’alto Riomaggiore, potete percorrere un breve sentiero che diparte dalla strada litoranea, scendere dal telegrafo o salire lungo il faticoso sentiero che parte dal borgo delle Cinque Terre.
Qui la focaccia dovrete portarvela da casa, ma le panchine del piazzale della chiesa sono aperte all’infinito. La pausa pranzo qui, posso garantirvelo, non la scorderete presto e facilmente ritornerete.
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october, 2016
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