Potrebbe sembrare esagerato equiparare La Spezia a Parigi, ma anche se in scala minore, alcuni dei viali, degli edifici e delle scale che sono state costruite nel XIX secolo nel centro della città ricordano lo stile urbanistico contemporaneo di Parigi: è l’Art Nouveau, in Italia, lo stile “Liberty”.
Come molte altre città delle Liguria, La Spezia è costruita almeno su due livelli: quello sul mare e quello della città alta, sulle colline che la circondano. Il borgo di Spezia alle sue origini si sviluppava principalmente a livello del mare lungo la direttiva di Via del Prione. Il Castello di San Giorgio era in alto e separato dalla città, anche se le sue mura lo collegavano al piccolo centro. Non molto di più era incluso nel nucleo originale: così è stato fino alla metà del XIX secolo.
Con lo sviluppo della base navale e la forza della Marina militare, Spezia è cresciuta sempre di più per popolazione e dimensioni, uno straordinario sviluppo che non ha paragoni con altre città italiane dell’epoca e che si è espresso in particolare con nuove architetture e con un modello urbanistico che ha avuto in Parigi uno dei suoi modelli estetici.
Potrebbe sembrare esagerato equiparare La Spezia a Parigi ma, anche se in scala minore, alcuni dei viali e specialmente gli edifici e le scale che sono state costruite in questo periodo nel centro della città ricordano lo stile urbano contemporaneo di Parigi: è l’Art Nouveau, e in Italia lo stile “Liberty”, che vuole dare grazia alla città che cresce decorando i suoi dettagli, anche quelli più funzionali.
Le scale di Spezia sono state progettate per raggiungere nuove aree urbanizzate in salita, con file di alberi per camminare in ombra in estate, e abbastanza lunghi per far sì che i passaggi non fossero troppo ripidi.
Le scale di Spezia sono oggi una delle più affascinanti attrazioni in città, e consentono ai visitatori di salire fino ai colli cittadini e al Castello di San Giorgio, se le si preferisce al più confortevole ascensore. Da lassù, si può vedere la città dall’alto fino al mare.
La scalinata della Cernaia è forse quella che si è maggiormente mantenuta nel tempo come in origine: venne costruita ei primi anni del ‘900 e il suo nome ricorda la battaglia vinta in Crimea contro la Russia da piemontesi e francesi. La sua “sorella” dedicata a Lazzaro Spallanzani, scienziato naturalista che compì alcuni esperimenti a Portovenere, subì infatti radicali mutamenti nella parte inferiore durante la seconda guerra mondiale, quando divenne un rifugio antiaereo, e recentemente per la costruzione di un tunnel che unisce i lati opposti della città. Entrambe le scale vennero costruite per congiungere la parte più bassa della città con via XXVII Marzo, la Via del Castello, e Via dei Colli, originariamente un collegamento militare, nell’ottica di un ampliamento urbano verso l’alto.
Le due scale sono abbellite da giochi prospettici, dai gradini sagomati con grazia per
consentire lo scolo dell’acqua e dalle righiere che si attorcigliano intorno a doppie rampe contrapposte a ventaglio. Un doppio filare di alberi di sophora japonica costituisce un
piccolo polmone verde per la città e la frescura durante la salita.
Palazzi dell’800 e ‘900, tra i più belli della città, alcuni dei quali conservano antichi decori, si possono ammirare dalle
scale.
La scalinata di San Giorgio conduce dal pieno centro di Via Manzoni, attraversando Via XX Settembre, fino al Castello di San Giorgio. Dal suo punto più alto si può ammirare uno dei panorami più belli della cità e del mare.
Ma sono molte le scale della Spezia da scoprire, alcune attraverso la parte più antica della città, non sono sempre in buono stato, ma l’arrampicata da una o più di queste scale è sicuramente qualcosa che si dovrebbe fare per godere di un aspetto molto caratteristico della città, e comprendere i suoi diversi livelli e le sue storie.
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