Con le navi da crociera in città e il grande successo internazionale delle Cinque Terre, cresce il numero dei turisti che si trovano alla Spezia come in un passaggio da interpretare. Meglio raggiungere velocemente la stazione per prendere il treno verso le Cinque Terre o lasciarsi sorprendere dalla città?
A volte un po’ dispersi tra i nomi delle vie e il traffico, sono sempre di più i turisti che attraversando la città di passaggio decidono e dedicare un po’ di tempo alla sua scoperta, lasciarsi rapire dal richiamo delle vie del centro e dal suo contrasto tra le architetture contemporanee e i palazzi liberty, o avventurarsi sui suoi colli per comprenderla dall’alto.
Nell’applicazione di Cinque Terre & Beyond si trova un itinerario per visitare La Spezia in un giorno, consultabile anche off-line e on the road.
Si può anche scegliere di fare uno dei percorsi di trekking cittadino con una guida esperta della città.
Di seguito una mappa Google del centro della Spezia commentata e un breve riassunto dell’itinerario tra le 10 cose da vedere a Spezia a nostro parere più significative per chi sceglie di muoversi in autonomia. L’elenco non è esaustivo, ma descrive un possibile percorso dal quale attingere a seconda del tempo a disposizione. Nella mappa vengono indicate anche altri punti di interesse e di riferimento non descritti in questo articolo ma in altre parti del sito e dell’applicazione.
1 Ponte di Revel, tra mare e città
Bianchissimo e moderno, il Ponte di Revel attira da subito lo sguardo di chi arriva dal mare o di chi cammina sul lungomare cittadino. Suggestivo da visitare anche in notturna, per soffermarsi a guardare le luci della città e fotografare i giochi del bianco del ponte stagliato sul mare scuro. Costruito nel 2014, è un ponte levatoio dal concept contemporaneo e interessante, che unisce il porto turistico, ricco di ristoranti e locali, al centro storico della città attraverso i giardini pubblici.
Con una grande varietà botanica, architetture e sculture di epoca liberty, i viali e gli slarghi dei giardini pubblici di Spezia, anche se non sempre ben conservati (sono al centro di un possibile intervento di riqualificazione), offrono la possibilità di una piacevole passeggiata nel verde tra il lungomare e il centro della città, e alcuni spunti artistici e storici per conoscere la sua storia, come la statua di Garibaldi a cavallo.
3 Via del Prione, il Carugio Drito
Probabilmente la via più antica del centro di Spezia, Via del Prione è oggi il centro del passeggio e dello shopping della città. Vi si trovano bar, caffè, negozi di moda e una caratteristica vivacità (si racconta che il compositore tedesco Richard Wagner, ospite in una locanda di Via del Prione, si sia ispirato al vociare mattutino che proveniva dalla strada per il crescendo iniziale dell’ouverture dell’Oro del Reno). Il nome della Via significa probabilmente “grande pietra”, dal genovese pria, a ricordo della pietra da cui forse nel ‘400 i messi leggevano i decreti della Repubblica genovese; tuttavia per gli spezzini la Via si chiamava il Carugio Drito, non perché fosse dritto ma perché era la via principale, quella su cui si trovavano le attività commerciali. Su Via Prione si affaccia il Teatro Civico, il Museo Lia, e con alcune brevi “digressioni” attraverso i vicoli della città si possono vedere Piazza Sant’Agostino, con il palazzo ottocentesco della Contessa Oldoini, la chiesa barocca di San Giovanni e Agostino e la chiesa di Santa Maria Assunta, un tempo cattedrale della città.
4 Santa Maria Assunta, nel cuore storico
Attraverso Via Magenta, sulla quale si affaccia la storica pizzeria La Pia (ottima per uno spuntino a base di Farinata) oppure Via Biassa, vicolo antichissimo nel quale si trova un resto di Palazzo Cenere, un tempo municipio cittadino, si arriva a Piazza Beverini. Sulla Piazza, la Chiesa di Santa Maria Assunta si impone con la sua grande facciata in marmo bianco e nero. Ci troviamo nel nucleo più antico della città, dove un tempo, tra le mura del Castello e le porte di accesso che lo circondavano si svolgevano tutte le sue attività economiche e sociali. Oggi non rimane molto di quelle strutture storiche, pressoché completamente distrutte dai bombardamenti del 1944. Anche la Chiesa di Santa Maria è legata indissolubilmente alle origini della storia di Spezia, di cui fu abbazia e cattedrale. Venne distrutta diverse volte e anche nell’ultima guerra subì gravi danni ma dopo un attento restauro, anche se oggi non è più la cattedrale, conserva al suo interno testimonianze importanti della storia cittadina, in quanto in essa confluirono nel XIX secolo opere d’arte provenienti dalle chiese spezzine distrutte per fare spazio alla “nuova città” industriale, tra cui opere della scuola genovese e di Sarzana del XVII secolo e una terracotta di Andrea della Robbia.
5 Il Mercato: km 0 e pesce fresco
Percorrendo Corso Cavour, viale centrale del passeggio spezzino costruito in epoca napoleonica, ricco di negozi e caffé, si arriva al Mercato di Piazza Cavour. La struttura architettonica è stata recentemente ristrutturata ed è fonte di rammarico per molti spezzini, che ritengono non sia stata conservato il fascino dell’antica struttura in ferro battuto. Ma il mercato mantiene la caratteristica vivacità che lo contraddistingue e soprattutto i prodotti più tipici del territorio “a km 0“, perché molti dei venditori che attirano l’attenzione degli avventori coltivano le terre nel territorio spezzino. Un ampio settore del mercato è dedicato al pesce freschissimo pescato nel nostro mare. Se ci si trova al mercato all’ora del pranzo, come da tradizione, ci si può soffermare per mangiare una tipica Mesciua nell’antica Trattoria dell’Inferno, un seminterrato nel quale si preparano le più tipiche ricette spezzine.
6 Le opere d’arte del Museo Lia
Ritornando da Corso Cavour alla parallela Via Prione, si può scegliere di fare visita al Museo Lia, che ospita opere d’arte italiane dal XIII al XVIII secolo raccolte dal collezionista spezzino Amedeo Lia e ospitati in quello che un tempo era l’antico ospedale di Spezia. Tra gli autori più noti rappresentati al museo si trovano Tintoretto, Tiziano, il Canaletto. Questo è solo un esempio dei Musei che possono essere visitati in città: poco distante da questo percorso si trova anche l’interessante Museo Navale.
7 Le Scalinate di Spezia, decori liberty urbani
Un modo interessante per conoscere la città è perlustrare le sue scalinate, che uniscono la parte inferiore della città, sul livello del mare, ai suoi “colli“. Certo, per raggiungere Via XXVII Marzo, dalla quale si apre una bella prospettiva sulla città e il suo mare, si può anche prendere l’ascensore (situato in Via Prione all’altezza di Via Biassa e la Chiesa di Santa Maria) e fare molta meno fatica, ma scegliere di arrampicarsi su una delle scalinate urbane permette di apprezzare alcuni dettagli in stile liberty delle scalinate stesse e dei palazzi che vi si affacciano. Una delle scale più belle della città è la scalinata Cernaia, attualmente al centro di un intervento di recupero ma ugualmente percorribile.
8 Castello di San Giorgio, la fortezza con vista sul mare
Una volta arrivati al piano alto della città con la scalinata o con l’ascensore, non si deve perdere un’occhiata almeno dall’esterno al Castello di San Giorgio, antica fortezza di protezione della città, che conobbe il suo periodo più florido durante il breve dominio della città di Nicolò Fieschi. Il Castello ospita oggi il museo archeologico Ubaldo Formentini, con testimonianze dalla preistoria fino al Medioevo, comprese Statue Stele del IV Millennio a.C. Il Castello offre anche una stupenda prospettiva dall’alto sulla città.
9 Piazza Verdi, day and night futuristico
Tornando in Via Prione con l’ascensore, che si trova proprio all’altezza del Castello di San giorgio, oppure scendendo dalla Scalinata San Giorgio che vi arriva più direttamente, si raggiunge dopo pochi passi Piazza Verdi. La piazza è stata al centro di un recente e molto controverso intervento di recupero, e oggi si presenta, dopo anni di degrado, con un aspetto del tutto nuovo che gli spezzini osservano un po’ perplessi discutendo ancora con animosità. La piazza è stata progettata dall’archietetto francese Daniel Buren, che ha inserito nuovi elementi architettonici, archi squadrati e totem colorati, che si ergono nel centro della piazza e disegnano linee perpendicolari sulle vie prospicenti. La piazza presenta alcuni scorci suggestivi, anche in notturna. Su Piazza Verdi si affaccia il Palazzo delle Poste, progettato dall’architetto Angiolo Mazzoni, tra i maggiori progettisti di edilizia pubblica del ventennio fascista. Al suo interno sono conservati gli imponenti mosaici futuristi di Fillia e Prampolini, a testimonianza di un importante movimento artistico che ebbe vita negli anni ’30 in città. I mosaici non sono purtroppo sempre visitabili (si consiglia comunque di provare a chiedere all’interno dell’ufficio delle Poste).
10 La Cattedrale e Piazza Europa, la città contemporanea
Poco lontano da Piazza Verdi, percorrendo Via Veneto si trova il complesso architettonico di Piazza Europa e la Cattedrale. Costruite dove un tempo si trovava un “montetto” (così chiamato dagli spezzini), poi spianato per fare spazio allo sviluppo di una nuova direttiva cittadina verso est, anche queste architetture contemporanee non sono sempre ben viste. La nuova Cattedrale di Cristo Re è un’imponente struttura che domina dall’alto sulla piazza, che potrebbe anche non notarsi camminando sotto i portici. È necessario salire una breve scala che porta all’edificio per visitare la chiesa ed apprezzarne l’interno con l’inconsueta, un po’ spaesante pianta circolare e l‘altare centrale. Per apprezzarne la forma e la grandezza, è necessario invece attraversare lo spazio di Piazza Europa davanti al Palazzo Comunale.
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